In un’epoca di incertezza cronica, innovazione accelerata e confini sempre più sfumati tra fisico e digitale, emerge una qualità tanto cruciale quanto trascurata: la presenza esecutiva. Non si tratta solo di come si appare in una sala riunioni o davanti a una webcam, ma di quel tipo di autorevolezza silenziosa che costruisce fiducia, orienta le decisioni e ispira chi ci osserva. Una presenza forte trasmette un messaggio inequivocabile a team, investitori e board: “Questa è una persona che vale la pena seguire.”
Il problema? Manca spesso una guida chiara per sviluppare questa competenza. In un contesto fatto di modelli operativi ibridi, instabilità geopolitica e obiettivi mutevoli, la presenza non è più un “plus”: è diventata un pilastro della leadership efficace.
La presenza esecutiva va oltre il carisma
Nel frenetico mondo aziendale contemporaneo, il carisma o lo stile raffinato non bastano. Servono gravitas, strategia comunicativa e autenticità. Il leader del 2025 deve saper guidare team distribuiti, mantenere lucidità nelle fasi critiche e trasmettere fiducia, tanto in presenza quanto da dietro uno schermo.
Tre dimensioni definiscono questa presenza:
- Gravità: restare centrati nei momenti di tensione, rispondere con calma a domande difficili, dominare l’energia della stanza — o della videochiamata.
- Comunicazione: parole chiare, voce modulata, ritmo calibrato, linguaggio del corpo coerente.
- Aspetto: non vanità, ma scelte consapevoli che rafforzano l’identità professionale e supportano il messaggio.
Non è questione di apparenza, ma di coesione tra forma e sostanza. Un guardaroba curato, silenzi calibrati, sguardi fermi e gesti misurati diventano strumenti per trasmettere sicurezza e direzione.
La presenza si gioca ovunque, non solo dal vivo
Questa qualità è decisiva in call strategiche, incontri con investitori, interviste pubbliche e riunioni digitali. Trasferire autorevolezza attraverso canali ibridi è ciò che distingue un leader incisivo da uno che viene dimenticato.
Molte aziende investono in tecnologia e processi, ma trascurano la formazione dei propri vertici nella capacità di rappresentare visione e credibilità. I segnali della mancanza emergono nei momenti critici: pitch deboli, trattative inefficaci, talenti non coinvolti.
La leadership di domani richiede nuove abilità:
- Empatia nei canali online.
- Precisione nelle conversazioni asincrone.
- Influenza su team remoti e interfunzionali.
- Affidabilità visibile anche a distanza.
Non serve alzare la voce: serve chiarezza, calma e intenzione. Meno parole, più impatto.
Allenare la presenza: sei passi concreti
La presenza non si improvvisa. Si sviluppa, come un muscolo, attraverso pratica costante e consapevolezza. Ecco sei leve operative per iniziare:
- Comunicazione mirata
- Elimina il superfluo, punta al nucleo del messaggio.
- Usa le pause per dare enfasi.
- In video, parla meno ma meglio: “Speak less, say more” – Martin Rowinski.
- Guarda nella camera, non nel tuo riflesso.
- Linguaggio del corpo solido
- Postura eretta, gesti aperti, movimenti contenuti.
- Immobilità nei momenti chiave trasmette fermezza.
- Gestione emotiva
- Respira consapevolmente nei momenti critici.
- Recupera rapidamente equilibrio: il tuo stato d’animo si riflette sul team.
- Immagine intenzionale
- Costruisci un guardaroba coerente con valori e contesto.
- Ogni elemento rafforza o indebolisce il tuo messaggio.
- Leadership inclusiva
- Dai spazio agli altri: riformula, valorizza, celebra.
- Le domande aperte sono strumenti di empowerment.
- Feedback e consapevolezza
- Rivedi le tue performance (prima senza audio, poi con).
- Chiedi: “Come appaio nei momenti decisivi?”
- Ascolta le percezioni e adatta.
Essere presenti, davvero
La forza di un’organizzazione dipende anche dalla capacità comunicativa dei suoi leader. Ogni ingresso in sala o connessione a Zoom orienta le aspettative degli altri. La presenza autentica non è uno stile, ma una scelta. Un equilibrio tra trasparenza, fiducia e visione operativa.
Chiediti:
- Comunico con chiarezza, sempre?
- Mantengo la fiducia anche nell’incertezza?
- La mia presenza riflette il futuro che voglio costruire?
Se esiti, è il momento di allenarti. Perché la strategia può aprire una porta, ma solo la presenza impedisce che si richiuda.