Hai mai perso 1.000 € e ti sei sentito schiacciato per ore? Oppure hai risparmiato 10.000 € e tremato al pensiero di perderne anche solo il 10%? Nel mondo delle acquisizioni PMI, degli earn-out e dei roll-up, l’unica cosa che conta davvero è il risultato finale. Fino a quel momento, ogni sforzo rimane nell’ombra. In questo articolo, ispirato a questo video di Alex Hormozi, esploro perché l’ego e la paura di apparire “meno intelligenti” frenano molti imprenditori, operatori e team manager. Alla fine scoprirai un semplice quadro mentale per trasformare perdite e difficoltà in trampolini di lancio verso il successo.
1. Il risultato supera sempre le scuse
Durante una chiacchierata con un imprenditore del settore fitness, Alex ha scoperto che stava per fallire, da solo.
Ha evitato di chiedere aiuto per ben 18 mesi di tentativi, nonostante il progetto fosse ormai fermo.
Perché?
- L’ego gli impediva di ammettere “non lo so”.
- Temeva di perdere l’immagine di “smart guy” davanti agli altri.
Nel M&A di piccole imprese, capita spesso che un search-fund o un buyer non condivida dubbi e difficoltà con le altre parti coinvolte.
Il risultato? Si arriva a contratti con earn-out troppo stringenti o a roll-up senza sinergie reali, e il progetto fallisce.
2. Umiltà: la valuta invisibile negli SME acquisition
Chi vince in una negoziazione di acquisizione PMI?
Non chi evita i rischi, ma chi osa mostrare vulnerabilità e chiede supporto.
Quando hai 5–10 anni di esperienza alle spalle, potresti sentirti superiore.
Invece, scommettere su un mastermind di titolari di palestre prima di possedere una struttura è un atto di umiltà strategica:
- Paghi una membership (anche qualche migliaio di dollari) sapendo di partire “10 anni avanti” sui fornitori, sul prezzo dell’affitto e sui contratti di noleggio attrezzature.
- Ottieni consigli su costi reali: 2.500€ al mese di affitto, 20 000€ di macchinari, 30€ l’ora per un personal trainer.
Questo approccio riduce drasticalmente il time-to-market e i rischi legati all’installazione di un roll-up di palestre frammentate sul territorio.
3. Il paradosso della perdita: quando 1.000 € non sono così devastanti
Immagina di avere 10.000 € di risparmi.
Se ne perdi 1.000, perdi il 10% del totale. Sembra terribile.
Ma chiediti:
- Quel 1.000€ cambierà davvero la tua vita quotidiana?
- Modificherai l’automobile, la dieta, la casa?
Spesso no.
Il dolore esiste solo nella mente. È una sofferenza volontaria.
Nei processi di acquisizione, molti si paralizzano di fronte a un earn-out del 10%:
- “Se sbaglio, perdo tutto”.
In realtà, quel 10% di earn-out potrebbe non intaccare il cash-flow necessario per reinvestimenti o per l’integrazione post-closing.
4. Costruire un’identità anti-fragile
Chi sei: ciò che fai o ciò che pensano gli altri?
Se l’identità dipende da “come mi vedono i colleghi”, basta un fallimento a far crollare tutto.
Meglio radicarla nelle azioni che decidi ogni giorno:
- Chiedere un consiglio su un aspetto legale in trattativa.
- Registrare ogni performance finanziaria del primo trimestre dopo un’acquisizione.
- Analizzare un fallimento di roll-up senza colpe esterne.
Questa mentalità da “sistema anti-fragile” ti permette di rischiare e imparare senza perdere dignità. Ti focalizzi sui processi, non sulla percezione pubblica.
Approfondimento: applicare il framework in un’operazione M&A
Mettiamo caso tu stia comprando un’azienda con un earn-out al 15%.
- Raccogli dati dai peer group:
- Prezzo medio pagato: 1,2 × EBITDA.
- Dimensione media: 5–8 milioni di ricavi.
- Chiedi a tre consulenti diversi il loro parere su un piano di integrazione a 24 mesi.
- Definisci la tua micro-identità in base alle azioni:
- Ogni settimana, invii un report di avanzamento.
- Documenti ogni decisione di spesa superiore a 5.000 €.
Così trasformi incertezza e potenziali perdite in motore di apprendimento continuo.
Punti salienti
- I progressi sono più importanti dell’orgoglio: chiedi aiuto fin dal primo giorno, anche se non pensi di averne bisogno.
- Misura il dolore reale: 1.000 € persi spesso non cambiano le tue abitudini.
- Radica l’identità nelle azioni: concentrati sui passi da fare e sui report settimanali, non sulla reputazione che temi di perdere.
Video di riferimento
Come mettere in pratica
Ecco alcune strategie pratiche che puoi applicare da subito:
- Io suggerisco di chiedere aiuto fin dal primo giorno
Contatta 2–3 mentor o colleghi più esperti con una call da 20 minuti. Eviterai errori comuni e guadagnerai “10 anni di esperienza” in poche settimane, senza grandi investimenti. - Un buon modo è misurare il dolore reale delle perdite
Se perdi 100 € su 1.000 € di budget, annota cosa cambia davvero: gas, cibo, tempo. Spesso scoprirai che quel fastidio è più mentale che pratico, così ti libererai dalla paura di tentare. - Consiglio di radicare la tua identità nelle azioni quotidiane
Ogni settimana invia un breve report di avanzamento (anche solo 5 righe). Documenta ogni spesa sopra 50 € e le decisioni chiave: così costruisci fiducia in te stesso, indipendentemente da cosa pensano gli altri. - Sfrutta peer group o mastermind prima di lanciare il prodotto
Iscriviti a un gruppo di 5–10 imprenditori simili (anche con una membership low-cost). Impari subito prezzi reali di affitto, fornitori e contratti, riducendo tempi e rischi del go-to-market. - Trasforma ogni piccolo errore in una lezione
Quando qualcosa non funziona, chiediti “Cosa imparo da questo?”. Trascrivi in un documento le tre ragioni principali del fallimento e la prossima azione correttiva.
Con questi passi a basso costo e alto impatto trasformerai la paura in slancio e otterrai risultati concreti.
Citazioni
“A nessuno importa, vinci e basta”
“Il progresso è più importante dell’orgoglio”
“Tutte le grandi cose comportano un rischio”
“Se non rischi nulla, non diventi nulla”
“I vincenti scrivono la storia”