L’incertezza economica che grava sugli imprenditori sta spingendo molti a ridurre i budget di marketing. Il risultato è un lento arretramento dalle attività promozionali, ma proprio ora si apre uno spiraglio per affinare le strategie e puntare su fasce di mercato trascurate.
Secondo la mia esperienza, il riflesso immediato di segnali di fragilità generale consiste nel tagliare ogni spesa. Però questo approccio rischia di compromettere la tenuta futura, visto che l’effetto domino del risparmio eccessivo si estenderà a tutti i settori, mettendo a rischio le imprese emergenti.
In questo contesto si presenta l’occasione di rafforzare la reputazione del brand. Con risorse mirate si può ampliare la visibilità e raccogliere capitale proprio quando i competitor si ritirano. Ne è un esempio Deborah Griffiths, fondatrice di Broken to Boldness, un servizio che accompagna donne in fase post-divorzio nella narrazione del proprio percorso di rinascita. All’inizio Deborah era scettica sull’ipotesi di investire, temendo di non ottenere un ritorno.
«Ero preoccupata che spendere soldi non servisse davvero a portare nuovi clienti», racconta.
«Poi ho iniziato a testare piccole campagne su piattaforme di lead generation e sui social, e ho visto crescere contatti di qualità».
Per dare slancio a questa svolta, ho suggerito di destinare una porzione del budget a canali specifici come Thumbtack e gli account social, per riattivare il flusso di potenziali clienti. Deborah ha così conquistato uno spazio rilevante: inserzioni su Facebook, partecipazione a meetup dal vivo e acquisto di spazi sui media l’hanno posizionata come punto di riferimento. I risultati si misurano in nuovi incarichi e riconoscimenti crescenti.
Una guida rapida ai passaggi chiave:
- Avvia campagne pubblicitarie quando i concorrenti si ritirano, per rafforzare l’autorevolezza del brand.
- Definisci con precisione il profilo del cliente ideale prima di scegliere i canali.
- Fai leva sulle relazioni con i media e sui comunicati stampa per allargare la credibilità.
Primo consiglio: studia a fondo il tuo pubblico. Rifletti su:
- Età, genere, reddito e professione.
- Interessi, abitudini e punti di acquisto.
- Dubbi che motivano al cambiamento, timori che disturbano il riposo.
- Aree geografiche di residenza.
Con queste informazioni in mano, redigi una breve descrizione del cliente perfetto. Ad esempio:
«La mia cliente ideale ha tra i 40 e i 50 anni, con visioni progressiste, ha superato un divorzio difficile e ora desidera aiutare altre donne a trasformare una ferita in forza. Non sa però come intercettare chi ha bisogno del suo supporto».
Individuata l’audience, valuta i luoghi in cui trascorre il tempo: Pinterest, Instagram, gruppi Facebook, eventi in presenza o Meetup. Se segue professioniste come Gabby Bernstein o speaker come Tony Robbins, utilizza quei canali per campagne mirate: con budget contenuti potrai conquistare un segmento quando gli altri frenano.
Secondo consiglio: nutri i rapporti con i media tradizionali. Espandi la visibilità oltre i social. Crea un profilo su portali come Qwoted o Featured per proporre interviste e articoli a testate quali USA Today, Inc. e Psychology Today. Prepara proposte puntuali e inviale direttamente ai giornalisti.
Infine, redigi un comunicato stampa per i media locali. Scegli un tema che tocchi la tua comunità, offrendo soluzioni pratiche grazie alla tua esperienza. Mantieni il testo conciso e incisivo, focalizzato su un messaggio chiaro.
Per allargare la portata, affida la diffusione a servizi come EIN Newswire: in pochi click il tuo comunicato raggiungerà redazioni nazionali come NBC e FOX, oltre a numerosi siti online. Questa operazione rafforza la solidità del tuo sito, potenzia la visibilità sui motori di ricerca e offre tracciamento di terze parti nel lungo termine.
Che tu offra consulenze, gestisca un progetto in proprio, crei contenuti o porti avanti un’attività collaterale, investire in canali digitali e in relazioni con i media risulta decisivo. È il momento di muoversi con risolutezza: chi osa può guadagnare un vantaggio duraturo.