Pur riconoscendo l’importanza delle keyword nel posizionamento, molti professionisti ne ignorano le corrette modalità di impiego. Quando sono gestite nel modo giusto permettono di piazzare i contenuti davanti al pubblico ideale nel momento più opportuno. Se invece sono usate in modo scorretto, rischiano di condurre il sito nei risultati meno pertinenti. Ecco i quattro errori più comuni e come evitarli.

Queste criticità interessano sia chi gestisce blog aziendali sia chi cura siti web personali, ed è fondamentale riconoscerle per evitare cali di visibilità improvvisi.

  • Eccesso di parole chiave
  • Titoli poco strategici
  • Ignorare il reale modo in cui le persone cercano informazioni
  • Non impiegare l’intelligenza artificiale per individuare query a coda lunga

La pratica di inserire ripetutamente lo stesso termine chiave all’interno del testo è un retaggio superato e fortemente penalizzato dagli algoritmi di Google. Riempire i paragrafi di keyword rende la lettura innaturale e monotona, allontana gli utenti e segnala ai motori di ricerca che il contenuto non offre valore. I motori di ricerca sono in grado di rilevare se un testo risulta eccessivamente denso di keyword, interpretando questo comportamento come tentativo di manipolazione.

Per evitare questo inconveniente, prediligi un linguaggio naturale e colloca le parole chiave nei punti più rilevanti: nel titolo, tra le prime cento parole, in uno dei sottotitoli e nella meta descrizione. Correda il termine principale con sinonimi e varianti semantiche, così da fornire a Google un contesto chiaro sul tema trattato.

La suddivisione in sezioni fa più che alleggerire la lettura: costituisce un indicatore per Google dell’argomento principale. Ripetere in maniera forzata lo stesso termine in tutti i sottotitoli genera confusione nei lettori e può ridurre il posizionamento.

Il comportamento degli utenti nelle ricerche è cambiato: le query sono sempre più colloquiali e formulano domande complete anziché combinazioni rigidamente incentrate sulla keyword. Al posto di “pest control service NYC”, la maggior parte degli internauti chiede “Qual è il modo migliore per eliminare gli scarafaggi in un appartamento a Brooklyn?”.

Google valuta sempre più l’intenzione alla base della ricerca, non solo le parole usate. Conviene puntare su:

  • usare strumenti come AnswerThePublic per individuare domande reali inviate dagli utenti;
  • adattare i contenuti allo scopo di ricerca: risposta rapida, guida dettagliata o indicazione di prodotto;
  • puntare sul contesto locale quando fiducia e prossimità sono criteri chiave.

Gli algoritmi di ricerca basati sul linguaggio naturale hanno rafforzato la capacità di comprendere il significato, senza limitarsi alle corrispondenze letterali. Per chi crea contenuti si apre l’opportunità di concentrarsi su formati più lunghi e articolati, simili a una conversazione vera.

I contenuti che offrono risposte complete alle domande degli utenti ottengono maggiore visibilità, soprattutto se includono esempi concreti o dati a supporto.

Ad esempio, anziché ottimizzare per “migliori scarpe da corsa”, conviene rispondere a domande specifiche come:
“Quali scarpe da corsa sono più adatte per piedi piatti e dolori al ginocchio?”

È possibile impiegare strumenti come Semrush o ChatGPT per:

  • individuare le frasi a coda lunga più popolari;
  • analizzare i contenuti dei competitor con le migliori performance;
  • isolare i termini presentati come domande e le relative varianti semantiche;

Questo tipo di ricerca guidata dall’IA aiuta a concentrarsi sulle reali necessità degli utenti, non solo sulle parole che digitano.

Le parole chiave restano fondamentali per la SEO, seppure l’approccio si sia trasformato. Abbandona tattiche obsolete come l’inserimento massiccio di keyword e il copia-incolla del termine in ogni sottotitolo. Punta invece a comprendere l’intento di ricerca, scrivere rivolgendosi alle persone e usare l’IA per scovare opportunità a elevato valore aggiunto.

Con questi accorgimenti il contenuto non si limiterà a posizionarsi, bensì risuonerà con il pubblico giusto.